Volto Santo di Manoppello

All’interno del Santuario di Manoppello è racchiuso, in una teca
quello che è riconosciuto come il vero Volto di Gesù Cristo.

Una leggenda narra infatti che nel 1506 un pellegrino si presentò al fisico Giacomo Antonio Leonelli e gli consegnò il prezioso dono.
Il velo rimase in casa Leonelli fino al 1608, poi fu trafugato da un soldato di ventura e venduto a Donatantonio De Fabritiis e da questi donato al Padre Cappuccino Clemente da Castelvecchio, che pose la reliquia fra due vetri con una cornice in noce.

Dal 1646 il Volto Santo è esposto alla venerazione del popolo. Si tratta di un velo tenue, l’ordito e la trama si intrecciano nella forma di una normale tessitura.

Il panno misura 17 x 24 cm e riporta l’immagine di un viso maschile con i capelli lunghi e la barba divisa a bande; è il caso unico al mondo in cui l’immagine è visibile identicamente da ambedue le parti.

Non sono riscontrabili residui o pigmenti di colore.

Alla fine degli anni settanta la suora trappista Blandina Paschalis Schloemer, esperta iconografa, scoprì che il Volto della Sindone di Torino e quello di Manoppello combaciano perfettamente, perché entrambi i tessuti erano stati adagiati sulla salma di Gesù.

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