Civitella del Tronto

Le emozioni del passato rivivono nella città-fortezza di Civitella, sicuramente uno dei centri più rappresentativi ed evocativi della nostra provincia.

Emblema di Civitella è la solenne Fortezza borbonica, capolavoro di ingegneria militare con i suoi 25.000 metri quadrati di superficie che ne fanno la più grande d’Europa.
Dove si trova: Civitella del Tronto (TE) sorge in prossimità del confine marchigiano, avvolta ad una rupe in grado di offrire una invidiabile posizione panoramica e scenografica. Lambita dalla Strada Statale 81 conosciuta come Piceno Aprutina, è raggiungibile utilizzando l’autostrada A14 con uscita al casello Val Vibrata.

Perché visitarla: un tempo sentinella del Regno di Napoli, la civitas fidelissima si presenta di aristocratica bellezza, ricca di arte e storia. Le emozioni del passato rivivono nel suo meraviglioso centro storico racchiuso entro mura robuste ed impenetrabili. Edifici dal nobile passato, abbelliti da portali magistralmente cesellati, arricchiscono di fascino e suggestione l’intricato dipanarsi di piazzette e vicoli tra i quali è possibile imbattersi nella Ruetta, vale a dire la via più stretta d’Italia. Su tutto, domina la straordinaria Fortezza borbonica, ultimo baluardo a cedere davanti all’avanzata dell’esercito piemontese durante le lotte per l’unità d’Italia. Per gli amanti dello sci e degli sport invernali, a pochi chilometri è possibile raggiungere gli impianti di Monte Piselli.

Cosa vedere:

  • Fortezza borbonica, capolavoro di ingegneria militare, i suoi 25.000 mq di superficie ne fanno la più grande d’Europa. Edificata dagli spagnoli tra il 1564 e il 1576, seduce con le sue tre splendide piazze d’armi, i possenti bastioni ed i camminamenti di ronda. Al suo interno, un Museo storico ne racconta il prestigio grazie ad una notevole collezione di armi antiche, mappe e documenti. Dalla sommità si gode di un panorama a 360° di assoluta bellezza;.
  • Chiesa di San Lorenzo, con la cripta della Beata Angiolina di Corbara e la croce in argento e rame di S. Ubaldo;
  • Chiesa romanica di San Francesco, con il bel rosone e il pregevole coro del ‘400;
  • Santuario Santa Maria dei Lumi
  • Museo Nina
  • Abbazia benedettina di Montesanto, un vero e proprio “luogo dell’anima” immerso nel silenzio di un colle boscoso sul quale fu edificato, per opera di San Benedetto, uno dei centri benedettini più fiorenti della regione;
  • Faraone Vecchio, a pochi chilometri dal centro abitato, borgo dimenticato ricco di fascino e mistero, sospeso in un lembo di terra racchiuso tra i fiumi Vibrata e Salinello;
  • Gole del Salinello, ci si accede dalla vicina frazione di Ripe attraverso un percorso sterrato immerso nel verde. Oltre allo splendido canyon ed alla spettacolare cascata, sono visibili i resti di Castel Manfrino, grotte naturali e l’eremo dedicato a San Michele Arcangelo.

Cosa mangiare: legata esclusivamente ad una cucina di terra, la gastronomia civitellese trova il suo compimento con le ceppe, una sorta di maccheroni ottenuti in origine con un impasto di acqua e farina (nel tempo si sono aggiunte le uova), lavorato a mano. Il nome fa riferimento al bastoncino di legno (la “ceppa”, appunto), oggi sostituito da un ferro in genere di calza, attorno al quale si avvolgono piccole porzioni di impasto per poi sfilarle in forma di maccheroni. Il condimeno classico è con il ragù di tre carni, ma è notevole anche quello con porcini e tartufi. Tra i secondi piatti, il filetto alla Borbonica prevede una fetta di pane e una spessa fetta di carne, mozzarella e acciughe, insaporendo il tutto con un goccio di marsala. Infine, lo spezzatino (o il pollo) alla Franceschiello si ottiene con carne di pollo e agnello, salsa di pomodoro, sottaceti e vino bianco.

Fa parte di: I Borghi più belli d’Italia

 

Scopri  la Fortezza Borbonica di Civitella del Tronto

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